DANNI DA RISTRUTTURAZIONE DEL VICINO: COSA FARE?
Capita non di rado che durante i lavori di ristrutturazione nell’immobile del vicino, si verifichino dei danni nel proprio appartamento, come crepe nei muri, distacco di intonaco, parziale crollo di soffitti o pareti, infiltrazioni e così via. Danni, che, ahimè, possono essere anche ingenti, soprattutto quando si interviene sulle tubature, causando ad esempio l’allagamento dell’abitazione vicina. Trattasi di una fattispecie di non facile gestione che, il più delle volte, può portare ad aspri conflitti tra le parti, e innescare, così, delle lunghe cause.
- Come gestire una tale situazione? Nel momento in cui si riscontrano dei danni oggettivi al proprio immobile, derivanti dai lavori edili in corso nell’appartamento del vicino, ci sono una serie di passaggi e buone pratiche che è consigliabile adottare. Il primo buon consiglio è quello di mantenere la calma, evitando inutili sfuriate e male parole con i vicini, che rischierebbero anche di porvi in situazioni spiacevoli e rischiose. Dopodiché è necessario scattare delle fotografie ai danni riscontrati nel proprio immobile, in maniera tale da poterli documentare (le fotografie devono essere nitide e devono raffigurare bene la conformazione del/i danno/i da lamentare). E’ consigliabile scattarne anche qualcuna da più lontano che riprenda per intero la stanza nella quale si è verificato il danno per contestualizzarlo meglio. Il terzo step è sicuramente quello di avviare una comunicazione con la controparte. Lo stesso criterio di pronta ed efficace informazione dovrà essere attuato nei confronti dell’amministratore di condominio (nel caso in cui i fatti si siano verificati all’interno di appartamenti condominiali) che, dunque, dovrà essere messo da subito a conoscenza della presenza delle controversie venutasi a creare nello stabile da lui gestito. La cosa importante in questo caso è che le comunicazioni avvengano con sistemi tracciabili, come ad esempio le e-mail, e che siano forniti tutti i documenti necessari ad attestare la presenza del danno. Successivamente, se non doveste ricevere alcuna risposta dal proprietario o dall’amministratore, o solo promesse vaghe, il consiglio è quello di rivolgersi ad un legale che possa far valere al meglio i vostri diritti, attraverso l’invio di una lettera formale di messa in mora e diffida con la quale si denunciano i danni subiti e si richiede un congruo indennizzo per la relativa riparazione. Secondo la legge, se il danno non dovesse superare l’importo di Euro 50.000,00, la richiesta di risarcimento dovrà essere preceduta da un tentativo di negoziazione assistita. Tuttavia, nel caso in cui l’invito alla negoziazione assistita rimanga inevaso o comunque non volga a buon fine, si dovrà procedere all’apertura di un contenzioso presso le opportune sedi giudiziarie.
- Chi paga i danni causati dalle ristrutturazioni del vicino? Secondo la legge, il proprietario dell’abitazione che effettua lavori di ristrutturazione è tenuto a risarcire i danni causati ai vicini (purché sia accertato che siano a lui imputabili sulla base di un’analisi di causalità diretta tra i lavori realizzati nell’immobile di proprietà del vicino e il danno riscontrato). Cosa fare, però, se i danni in fase di ristrutturazione non sono stati causati dal vicino stesso, ma dall’impresa edile a cui siano stati affidati i lavori? L’iter, in questo caso, è leggermente diverso. Il Codice Civile afferma che il committente deve controllare l’attenta esecuzione dei lavori e assicurarsi che non vengano causati danni a terzi. Infatti, la Corte di Cassazione ha chiarito che il proprietario dell’abitazione è responsabile dei danni causati ai vicini, ma egli stesso, può a in seguito rivalersi sull’impresa che ha eseguito i lavori. Se dunque il danno è causato da negligenza o imprudenza dell’impresa che ha eseguito i lavori, comunque, la richiesta di risarcimento, deve essere inviata al proprietario dell’abitazione che ha commissionato i lavori, indicando altresì l’azienda coinvolta per spronarla ad agire. Non è consigliabile agire direttamente contro l’impresa di ristrutturazione, ma informare l’assicurazione dell’impresa stessa sui fatti accaduti. Sarà poi eventualmente la proprietà dell’immobile, che ha risarcito i danni, a rivalersi a sua volta sull’impresa e quindi presumibilmente sull’assicurazione della stessa.
Questo è un quadro generale dell’argomento, se necessiti di maggiori informazioni o di una consulenza personalizzata scrivi un'e-mail a info@studiolegaleninni.it
Avv. Fortunata Ninni
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